Soleggiata regione sud-occidentale della Spagna, nei pressi dell’altopiano della Meseta, al confine con il Portogallo, l’Estremadura è costituita prevalentemente da sierras ed altopiani, e deve il suo nome alla sua posizione periferica, testimone per secoli delle lotte tra cristiani, arabi e portoghesi. Che cosa vedere in Estremadura? Innanzitutto, meritano una visita i tanti borghi medievali, come la città vecchia di Cáceres e le cittadine di Trujillo, Plasencia, Hervás, Zafra e Coria. Qui si trovano alcuni dei monumenti romani, dei resti della dominazione araba e dalle aree archeologiche più interessanti dell’intera Spagna, come il complesso archeologico di Mérida ed il grande ponte romano di Alcántara, nella provincia di Cáceres.
Ancora poco conosciuta e lontana sia dai tradizionali itinerari turistici sia dallo sviluppo industriale, la regione dell’Estremadura ha saputo preservare meglio di molte altre regioni spagnole le proprie tradizioni, proprio a causa del suo isolamento. Le città di Cáceres e Mérida, capoluogo della regione, sono affascinanti località turistiche dell’entroterra spagnolo, dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO rispettivamente nel 1986 e nel 1993.
Cáceres da sola meriterebbe un viaggio in Estremadura. In nessun’altra parte della Spagna si trova una così elevata concentrazione di monumenti come in questa cittadina fondata dai Romani. Il suo centro storico, circondato da imponenti bastioni, è un trionfo di palazzi, cattedrali e suggestivi monumenti in pietra color ocra.
La natura incontaminata e l’atmosfera d’altri tempi fanno della regione dell’Estremadura la meta ideale per i viaggiatori alla ricerca di una vacanza lontana dai soliti canoni turistici, a stretto contatto con la natura ed in linea con i principi dell’ecoturismo. L’Estremadura è una regione essenzialmente agricola, ricca di allevamenti e vecchie masserie, con paesaggi di straordinaria bellezza, in cui le foreste di querce da sughero la fanno da padrone. Meritano una visita le sue riserve naturali con alberi secolari, come il Parco Nazionale di Monfragüe, la Reserva Natural de la Garganta de los Infiernos e la Sierra de Gata. Una menzione speciale va a Los Barruecos, suggestiva zona di grande interesse geologico, dove potrete ammirare blocchi di granito dalle forme alquanto bizzarre.
Da non perdere il solenne monastero reale di Santa Maria de Guadalupe (Real Monasterio de Nuestra Señora de Guadalupe), nella provincia di Cáceres, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1993.
La cucina del luogo è genuina, autentica, economica e sostanziosa, ricca di sughi saporiti, selvaggina e un vino rosso e corposo. Pregiatissimi sono anche l’olio extravergine d’oliva ed i formaggi. Una menzione speciale va alla deliziosa Torta del Casar, prodotta con latte di pecora, dal sapore intenso e cremoso.